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#genocidio

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Esta es la peor parte de toma del poder por la #ultraderecha en #Israel🇮🇱 (poder que #Netanyahu ha entregado con gusto a cambio de seguir siendo primer ministro y no ser entrullado por #corrupción como probablemente merece)

Todas las paparruchadas de “el ejército más moral del mundo” son sustituidas por una terrible verdad: el poder militar en Israel, autorizado para ejecutar un #genocidio, se siente plenamente autorizado para las peores barbaries

elpais.com/internacional/2025-

El País · Uno de los 15 sanitarios palestinos asesinados en Gaza grabó el ataque israelí antes de recibir un disparo en la cabezaLa Media Luna Roja palestina presenta el vídeo ante la ONU como prueba que “refuta” la versión israelí de que sus tropas atacaron a “terroristas” de Hamás y Yihad Islámica

80 years of israeli crimes

15 y.o. boy. Bethlehem, before Oct 7th.beaten by israeli soldiers for he was playing football near to a checkpoint.they shot him in the legs. one leg had to be amputated: this is #israel - this is #colonization - this has been going on for 76 years now. this is an ongoing and growing heap of crimes against humanity, and #genocide *#genocidio #Palestine #Palestina #warcrimes #starvingpeople #starvingcivilians #iof #idf #colonialism

slowforward.net/2025/03/27/80-

slowforward · 80 years of israeli crimes
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#Genocidio

"Un'inchiesta dell'ONU accusa Israele di aver fatto sempre più ricorso “alla violenza sessuale e di genere contro i palestinesi” e di aver compiuto “atti genocidari attraverso la distruzione sistematica di strutture per la salute sessuale e riproduttiva”."

#CeasefireNOW
#GazaGenocide#Gaza #WestBank
#Israel #IsraeliOccupation #ZionistTerrorism #PACE #13marzo

swissinfo.ch/ita/gaza%3A-inchi

Continued thread

Un primo ministro che afferma che la popolazione di Gaza deve essere “portata fuori”, che si devono trovare luoghi alternativi per loro nel mondo e che esprime sostegno per l'idea delirante e pericolosa presentata dal presidente Trump, si unisce a un'idea che è già stata attuata in altri luoghi della storia e che ha ricevuto una condanna inequivocabile: la banalità della deportazione.

L'ex presidente #Biden ha normalizzato il #genocidio e il presidente Trump normalizza la pulizia etnica, ma i palestinesi non si arrenderanno mai.
Sono con il sicomoro.

Ma il problema è più serio delle dichiarazioni politiche.

Quando i sondaggi di opinione mostrano che la stragrande maggioranza del popolo ebraico sostiene questa mossa, significa che una percezione razzista e assetata di sangue è diventata la norma.⬇️4

Dal 27 gennaio al 28 febbraio a Palermo, all'archivio storico comunale, la mostra documentaria itinerante “Anne Frank, una storia attuale”.

La mostra, composta da 34 pannelli, è incentrata sulla vita di Anne Frank e sul tempo in cui visse.

E' già stata presentata in oltre cinquanta Paesi del mondo e a Palermo sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni.

#giornatadellamemoria #annefrank
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In occasione della #giornatadellamemoria a 80 anni dalla liberazione di Auschwitz, gli studenti di diverse scuole palermitane si sono riuniti al Giardino dei Giusti in via Alloro per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Con canti, poesie e letture, i giovani hanno voluto mantenere viva la memoria di una delle tragedie più grandi dell’umanità, rendendo omaggio anche a coloro che, con coraggio e determinazione, hanno rischiato la propria vita per salvare migliaia di innocenti dall'orrore del nazifascismo.

L’iniziativa è stata un’occasione per riflettere sull’importanza della memoria storica e sulla necessità di combattere ogni forma di discriminazione e odio.

Durante la cerimonia, è stata ricordata la figura del palermitano Mario Di Stefano, un eroe silenzioso della seconda guerra mondiale.

Inviato nel 1939 in Polonia, allora occupata dalla Germania nazista, con il compito di chiudere l’ambasciata italiana di Varsavia, Di Stefano andò ben oltre i suoi doveri diplomatici.

In pochi mesi, riuscì a salvare migliaia di ebrei polacchi, concedendo loro visti italiani di transito e biglietti d’imbarco, permettendo così a molte famiglie di lasciare il Paese e mettersi in salvo.

Il suo impegno straordinario si colloca in un contesto storico drammatico, segnato dalla promulgazione delle leggi razziali in Italia.

Queste leggi, emanate nel 1938, sancirono la discriminazione sistematica degli ebrei, che furono espulsi dalle scuole, cacciati dagli impieghi pubblici, e sollevati dai loro incarichi accademici e professionali.

Nonostante ciò, Mario Di Stefano, al servizio del ministero degli Affari esteri dal 1923, non si lasciò piegare dal clima di oppressione e trovò modi ingegnosi per aggirare le restrizioni imposte dal regime fascista.

Attraverso l’uso di astuti stratagemmi, tra cui la falsificazione di documenti come visti e carte d’imbarco, Di Stefano riuscì a sottrarre migliaia di vite al tragico destino che li attendeva nei campi di concentramento.

La sua storia è un esempio di straordinario coraggio e umanità, un richiamo a non restare indifferenti di fronte alle ingiustizie e a combattere con determinazione per la difesa della dignità e dei diritti umani.

Nel corso della commemorazione, gli studenti hanno sottolineato quanto sia importante raccontare storie come quella di Mario Di Stefano per ispirare le nuove generazioni e ricordare che anche nei momenti più bui della storia ci sono stati uomini e donne che, a rischio della propria vita, hanno agito per il bene degli altri.

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#giornatadellamemoria #27gennaio

A Palermo, in Via Giuseppina Turrisi Colonna vi è la pietra d'inciampo dedicata a Maria Di Gesù, nata a Monreale (PA) nel 1902.

Dopo essersi trasferita a Pola, fu arrestata nel 1944 e deportata nel campo di concentramento di Auschwitz.

Successivamente venne spostata nel campo di concentramento di Ravensbrück, nel quale riuscì a sopravvivere abbastanza a lungo da essere liberata.

Dopo l'esperienza di prigionia, visse a Palermo fino alla sua morte nel 1989.

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#giornatadellamemoria #27gennaio

Ai cantieri navali di Palermo, vi è la pietra d'inciampo dedicata a Liborio Baldanza, nato a Geraci Siculo nel 1899, successivamente trasferito a Palermo con la famiglia dove frequentò le scuole.

A 15 anni iniziò a lavorare nei locali dei cantieri navali di Palermo e successivamente si trasferì prima a Milano e poi a Sesto San Giovanni.

Antifascista e partigiano, venne arrestato il 14 marzo 1944 e, 3 giorni dopo, fu inviato a Mauthausen e successivamente trasferito a Gusen, Schwechat, Hinterbrühl.

Fu ucciso il 3 aprile 1945 durante la "marcia della morte" da Hinterbrühl a Mauthausen.

Nel 1974 il comune di Sesto San Giovanni gli ha conferito una medaglia d'oro.

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Continued thread

Ricordo ancora la reazione dei paladini dei diritti umani al rapporto di #AmnestyInternational del 2022 che accusava Israele di apartheid verso i palestinesi nei territori occupati e all'interno di Israele: uno dei detrattori del rapporto lo definì “un pugno nello stomaco”.

E quando gli esperti internazionali hanno concluso che Israele stava commettendo un #genocidio, gli israeliani non si sono interessati al genocidio, certamente non al suo significato per le vite dei gazawi.

Piuttosto, si sono interessati solo a come Israele sarebbe stato percepito nel mondo.
Come avrebbe danneggiato la sua immagine, cosa avrebbe comportato nei confronti dei rituali viaggi con lo zaino in spalla dopo l'esercito o ai viaggi di lusso dei politici. ⬇️4